L’esame finale del Parmigiano Reggiano (farsi) con gli esperti «battitori». Muniti di martelletto e udito buono, (auscultare) i rumori derivati dalla percussione della forma e ne stabiliscono la qualità. Ma un software, una sorta di «orecchio elettronico» (potere) presto sostituire l’uomo in questo compito. La sperimentazione è al via su un centinaio di forme e questo programma potrebbe essere presto coadiuvato da un martelletto elettronico per la percussione automatica.
Venti millesimi di secondo.
Il software, (mettere) a punto dai ricercatori del Consorzio Parmigiano Reggiano, prende le mosse da un programma nato per la progettazione degli aerei. Il sistema elettronico (registrare) il suono emesso dalla forma dopo la battitura: quello utile per il controllo di qualità dura solo 20 millesimi di secondo. Questo suono (venire + scomporre) in diverse frequenze, alla ricerca di quella più significativa. Le informazioni raccolte (venire + inviare) a una scheda di acquisizione dati della National Instruments e poi rielaborate con un programma ispirato a quelli in uso nel settore aeronautico.
Orecchio elettronico attendibile.
Renato Russo, ingegnere aeronautico che (collaborare) al progetto insieme allo studio tecnico Magyc di Luino, spiega: «Il programma usa gli stessi principi dei software che (venire + impiegare) per progettare l’aerodinamica dei velivoli». Per attribuire ai suoni il giusto significato, (condurre) test insieme ai «battitori» in carne e ossa, come precisa Russo: «Abbiamo condotto numerose prove in parallelo, in modo da associare il suono del formaggio a un particolare giudizio dell’esperto». Durante le prime verifiche, i giudizi espressi dall’orecchio elettronico (risultare) attendibili e paragonabili a quelli dei battitori umani, per l’esperto «(trattarsi) di un risultato promettente se si pensa che i tentativi fatti in passato con i raggi X e gli ultrasuoni (fallire) ».